Si chiama “Patrimonio Digitale” ed è un progetto di digitalizzazione dei beni culturali e paesaggistici dei borghi lucani che ha visto come location di presentazione il Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamesteanu”, con sede nel cuore del centro storico di Potenza.
“Valorizzare i borghi lucani si può anche grazie all’aiuto della tecnologia” è questa l’idea di fondo del progetto ideato dal geologo lucano Vito Muscio che spiega:
“Pare stridere un po’ la lentezza dei nostri borghi, dove il tempo sembra essersi fermato, con la realizzazione di un progetto tutto basato sulle nuove tecnologie e la digitalizzazione.
Eppure Patrimonio Digitale riesce a coniugare tutto questo, costruendo una serie di veri e propri trailer dei comuni lucani per invogliare i visitatori a venire a visitarli.
Il progetto nasce con l’obiettivo principale di far conoscere ad un pubblico ampio e, spesso, difficilmente raggiungibile tutta la bellezza che è sotto i nostri occhi, ma anche quello che i nostri antenati ci hanno lasciato.
Sempre più spesso andiamo alla ricerca della novità, dell’attrattore più alla moda, innovativo ed esclusivo, tralasciando l’enorme ricchezza che abbiamo e che, sempre più spesso, ignoriamo”.
Per questo Patrimonio Digitale intende realizzare la virtualizzazione del patrimonio storico culturale e paesaggistico comunale, al fine di creare un grande museo virtuale popolato di contenuti esperienziali interamente fruibili da remoto.
Questo grande museo virtuale oltre a migliorare la conoscenza dei luoghi è molto utile anche per la pianificazione territoriale.
“La piattaforma realizzata per il progetto – sottolinea Muscio – rappresenta un potente sistema informativo territoriale, popolato di contenuti grafici, di informazioni storiche e culturali, inseriti in un contesto geocartografico.
Il museo virtuale non sostituirà una visita reale, ma ne stimolerà il desiderio e la curiosità.
Un elemento essenziale del progetto riguarda il coinvolgimento dei principali stakeholder territoriali.
Per migliorare la capacità attrattiva di ogni singola realtà comunale è necessaria la collaborazione di tutti: privati cittadini, associazioni di promozione del territorio, entità ecclesiastiche”.
Vito Muscio è geologo e presidente della società geoNature, e si occupa di geologia e digitalizzazione del patrimonio storico culturale, sfruttando le potenzialità della tecnologia 3D.
Da diverso tempo collabora con Università ed Enti di Ricerca nell’ambito dell’archeologia e della valorizzazione-tutela del patrimonio culturale.
Ha preso parte a differenti progetti nazionali ed internazionali, tra cui quelli promossi dal World Monuments Found in Zimbabwe e in Etiopia.
Collabora attivamente con la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici per la quale, in accordo con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, ha realizzato un progetto sulla valorizzazione e fruizione da remoto delle Catacombe Ebraiche di Venosa.
Ha collaborato alla digitalizzazione dello scavo archeologico l’Incoronata di Pisticci con il Prof. Denti.
Collabora attivamente con l’Università di Parigi Pantheon-Sorbonne, nell’ambito della ricerca sul sito archeologico di Monte Torretta in Pietragalla.
Le attività svolte sono incentrate sulla digitalizzazione del patrimonio culturale per diversi scopi (ingegneristico-architettonico-divulgativo) e si basano sull’utilizzo di tecnologia 3d, sia laser scanner che fotogrammetrica.
L’ideatore di questo progetto, Vito Muscio, spiega che questa iniziativa può essere estesa a tutti i comuni della Basilicata al fine di realizzare un grande Museo virtuale popolato di contenuti esperienziali interamente fruibili da remoto.
Continua Muscio:
“Questo grande museo virtuale non sostituirà una visita reale ma ne solleciterà il desiderio e la curiosità. L’attività consisterà nella scansione con tecnica fotografica (foto panoramiche a 360°) del centro storico comunale e di tutte quelle risorse, presenti sul territorio, che hanno un particolare legame con la storia e la tradizione locale. Acquisite le scansioni fotografiche si procederà alla creazione di un tour virtuale interattivo e interamente fruibile da remoto”.
Andiamo a vedere nel dettaglio le varie fasi del progetto:
Il Progetto: Il presente progetto di valorizzazione e ricerca è focalizzato sulla digitalizzazione tridimensionale del patrimonio comunale, ecclesiastico e naturale, affinché sia reso fruibile da remoto sfruttando le potenzialità dei tour virtuali.
Il processo di digitalizzazione rappresenta l’evoluzione naturale che la tecnologia offre nel campo della catalogazione dei beni culturali e paesaggistici.
In questi anni le esigenze di archiviare dati con nuove tecnologie e in maniera del tutto automatizzata è all’ordine del giorno. Basti pensare che le piattaforme GIS permettono l’archiviazione di quantità di meta-dati in maniera semplice e immediata.
Nell’ambito specifico la digitalizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico consentirebbe da un lato una promozione delle ricchezze presenti sul territorio comunale, dall’altro la creazione di uno strumento di pianificazione e controllo interrogabile e continuamente aggiornabile.
La virtualizzazione del patrimonio comunale anticipa e incentiva il desiderio di una visita reale non sostituendola. È un’anteprima, un trailer che migliora la visibilità del patrimonio culturale generando interesse e curiosità.
La digitalizzazione e virtualizzazione sono tecnologie versatili e applicabili a diverse piattaforme che non sminuiscono la bellezza delle opere originarie, ma al contrario ne aiutano la diffusione, sia per scopi culturali che urbanistici e paesaggistici.
Inoltre, la fruizione da remoto è molto utile anche per coloro che hanno difficoltà a raggiungere il sito, dando così la possibilità di condividere la conoscenza e il sapere abolendo qualsiasi tipo di barriera architettonica.
Fasi progettuali: Grazie alla grande diffusione di Internet e dei servizi ad esso collegati, è ormai possibile offrire anche a quanti non hanno tempo o modo di esplorare luoghi remoti, città d’arte o musei in maniera tradizionale, “fisica”, l’opzione di una visita “virtuale”, senza la necessità di spostarsi.
Dalla Realtà Virtuale (o Virtual Reality, VR), ultima frontiera dei nuovi media che permette di elevare la comunicazione ad un livello esperienziale, nasce infatti il tour virtuale, un’evoluzione dell’immagine statica, atta a rendere l’utente padrone della scena e della navigazione all’interno di essa.
Il tour virtuale è uno strumento di comunicazione composto da immagini o video navigabili in maniera intuitiva, e consente all’utente di compiere una visita immersiva ed interattiva grazie all’integrazione di contenuti multimediali quali audio, video, immagini, testi, ecc.
I tour virtuali possono essere utilizzati in diversi ambiti.
In particolare, oltre che in ambito turistico, sono usati frequentemente da università, agenzie immobiliari ed attività commerciali di varia natura, al fine di incrementare la visibilità ed attrarre nuovi utenti verso i servizi offerti.
Brevemente verranno indicati gli step relativi alla realizzazione del tour.
Individuazione delle tappe del tour: Per poter consentire all’utente una visita coinvolgente all’interno del borgo o all’interno di un edificio è essenziale conoscerne la storia e le peculiarità storico-artistiche.
A tal proposito è indispensabile creare un percorso coerente con le esigenze del visitatore virtuale. In questa fase è fondamentale che vi sia collaborazione tra enti di promozione territoriale, al fine di individuare i punti di maggior interesse.
Studio Bibliografico: Ricognizione bibliografica riguardante storia, tradizioni e appuntamenti significativi della vita sociale del Comune. Anche in questa fase è richiesta la partecipazione delle associazioni operanti sul territorio e delle istituzioni sia ecclesiastiche che comunali.
Stesura dei testi descrittivi degli ambienti: Selezionate le tappe del tour virtuale, è indispensabile procedere ad una descrizione dei luoghi presenti nelle varie scene che lo compongono. Le descrizioni devono essere sintetiche ed essenziali.
Acquisizione dei contenuti multimediali: Il supporto hardware è indispensabile per la creazione di questi prodotti multimediali. L’utilizzo di una camera digitale calibrata e di una testa nodale motorizzata semplificano il lavoro e consentono la produzione di tour virtuali in alta definizione. Il sistema utilizzato è interamente automatizzato e consente anche la registrazione di panorami all’interno di luoghi non illuminati.
Elaborazione Tour Virtuale: Successivamente, si procede all’elaborazione dei panorami registrati. Questa fase richiede abilità nell’utilizzo dei software e risorse hardware adeguate.
In accordo con la committenza è possibile impostare il tour virtuale seguendo diverse modalità e diversi tematismi. In questa fase è molto importante l’aspetto comunicativo che il tour avrà. È possibile integrare le immagini panoramiche con video, audio e collegamenti esterni così da rendere la navigazione completa. Il tour virtuale può anche permettere la visualizzazione con occhiali VR-stereoscopici che consentono una vista stereoscopica, più immersiva.
Condivisione e Pubblicazione Tour Virtuale: Ultima fase riguarda la pubblicazione e la condivisione in remoto del tour virtuale. Il Prodotto verrà caricato sulla piattaforma www.patrimoniodigitale.it, con la possibilità di essere condiviso anche sui siti istituzionali del Comune.
Organizzazione dei tour virtuali: I tour virtuali caricati sulla piattaforma avranno un’organizzazione tematica, in accordo con le indicazioni e le esigenze dei vari territori.
I tematismi saranno:
- Tour Libero: l’utente avrà la possibilità di esplorare in maniera libera tutto il territorio scansionato;
- Tour Arte e Cultura: il tour consentirà la navigazione solo nei luoghi a vocazione artistica e culturale;
- Tour Religioso: il tour consentirà la navigazione solo all’interno dei luoghi sacri;
- Tour Naturalistico: il tour consentirà la navigazione nei luoghi di interesse naturalistico.
Attualmente i comuni che hanno aderito al progetto sono: Pietragalla, Venosa, Ruoti e la Pro Loco di Rapone e per il nuovo anno sono previste nuove adesioni.
“La proposta presentata – conclude Muscio – intende collocarsi nell’ambito di un progetto di ben più ampia portata. La creazione di una piattaforma unica dove poter conoscere tutte le ricchezze della nostra terra, creare collegamenti, navigare in maniera interattiva, creare una sinergia tra visitatore e territorio. La piattaforma www.patrimoniodigitale.it consentirà la navigazione in virtuale e da remoto di tutti i Comuni della Basilicata, creando un vero e proprio museo virtuale regionale, con percorsi virtuali tematici intercomunali.
Il progetto così articolato si propone di creare un sistema interconnesso di infrastruttura virtuale per la promozione attiva del patrimonio culturale. Sempre più spesso assistiamo ad una promozione del singolo territorio scollegata dal resto della realtà regionale, approccio che non solo non favorisce il processo di crescita ma che, addirittura, rischia di creare un’immagine distorta della realtà, dando l’impressione di inospitalità e povertà culturale”.
Dunque anche se la digitalizzazione non sostituisce le sensazioni e le emozioni di una visita dal vivo, ma ne sollecita la realizzazione e stimola la curiosità dell’utente, l’auspicio è che 131 borghi della Basilicata entreranno a far parte di questo unico e grande Museo Virtuale che servirà a promuovere le bellezze della Regione ed attrarre visitatori.
Enza Martoccia